venerdì 20 agosto 2010

Il segreto dei suoi occhi


C'è una donna stuprata e uccisa, c'è un uomo che si immerge nella memoria, alla ricerca del momento in cui ha smesso di vivere la propria vita, in cui si è distratto, come dice lui, per ritrovarsi solo vent'anni dopo quando ormai sembra troppo tardi ma non è, c'è un uomo qualunque capace di un eroismo gratuito e insospettabile, c'è una donna innamorata di un uomo a cui manca il coraggio di inseguire il proprio sogno, e che per tutta la vita resta in attesa di un gesto che alla fine arriva e a tutti in sala scappa la lacrimuccia perché era anche l'ora, c'è l'argentina dei militari ed il mondo capovolto dei violenti, c'è un uomo rinchiuso in una vita che gira su se stessa, incapace di uscire da quel nulla che è per lui ricordo e prigione, e c'è un uomo rinchiuso in una prigione, costretto a quello stesso nulla che ha causato. Alla fine resta il dubbio su chi sia prigioniero e chi carceriere, e resta l'idea che se si perde la capacità di costruire il nuovo si finisce per perdersi, si muore. Ma anche che se si trova il coraggio di buttarsi, a volte, quello che ci aspetta non è il tonfo sordo dell'asfalto ma l'abbraccio liquido di un mare calmo e accogliente. Con un colpo di genio, al risveglio da un sogno il protagonista scrive "Temo", ma alla sua macchina da scrivere mancano le A e quando corregge il proprio inconscio non può più ignorare i propri sentimenti. Gran bel film, bravissimi gli attori, tutti, bella e limpida la regia, che non diventa mai invadente, belli i protagonisti, di una bellezza non patinata. L'unica nota negativa è la consapevolezza che di sicuro, prima o poi, ne faranno un remake a stelle e strisce, pieno di attori famosi e diretto da qualche veterano. E sarà una cagata pazzesca.

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