giovedì 8 agosto 2013

Il dono infinito


Un pittore ci aveva promesso un quadro.
Ora, in New England, ho saputo che è morto. 
Ho sentito, al pari di altre volte, la tristezza di comprendere che siamo come un sogno. 
Ho pensato all’uomo e al quadro perduti.
(Soltanto gli dèi possono promettere, perché sono immortali.)

Ho pensato a un luogo prefissato che la tela non occuperà.
Poi ho pensato: se stesse lì, sarebbe con il tempo una cosa di più, una cosa, una delle vanità o
abitudini della casa; ora è illimitata, incessante, capace di qualsiasi forma e qualsiasi colore e non costretta in alcuno.
Esiste, in qualche modo. 
Vivrà e crescerà come una musica e starà con me fino alla fine. 
Grazie, Jorge Larco.
(Anche gli uomini possono promettere, perché nella promessa è qualcosa di immortale.)

Jorge Luis Borges

The Unending Gift (da Elogio dell'ombra, Buenos Aires, 1969)