domenica 29 luglio 2012

Parentesi

Sono mesi che non entro, mesi senza parole da dire, senza pensieri che non fossero logistica e accudimento, è il momento di prendere atto. Accudire significa strangolare, uccidere, bloccare. Saperlo e saper fare un nuovo sono cose diverse, pensare che l'immobilità sia un nido, non essere capaci di una separazione, non sapere chi essere da soli, è malattia, smettere di muoversi perché non si sa più come farlo, anche. Basta un secondo e la cosa diventa evidente, tragica nella sua semplicità. Bene e male, saperli riconoscere, fare la cosa giusta. Il Devo, sempre quello. Forse manca una nascita, forse c'è ma non sono capace di trovarla. Faccio casino, mi perdo. 

Vado a cercarmi, non fate caso se non mi rivedete da queste parti.

8 commenti:

  1. Ma non scrivere cazzate. Accudire è anche voler bene. Finiscila di spaccare tutto con il mazzolo.

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    1. Accudire è anche voler bene, sì. Non spacco niente, cerco di capirmi.

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  2. ad avercene, che fanno il tuo casino..
    mi sa che se ti ritrovi, sarà dalle mie parti
    b.

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    1. Non so quali siano le tue parti, quindi non saprei.
      Del mio disamore per gli anonimi in genere ho già detto, vero?

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    2. certo. altra cosa che condividiamo.
      non sono io anonima, ma tu distratto.

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    3. Mi spiace, è vero, ho fatto confusione.
      Allora se per caso mentre mi cerco mi vedi passare fammi un segno e dimmi di aspettarmi, ok?

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    4. consideralo fatto. e tu non smettere di tenermi aggiornata su ciò che troverai strada facendo.
      buona domenica. io vado al fiume.
      b.

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  3. ad avercene, che fan casino come te.
    mi sa che se ti ritrovi, sarà dalle mie parti
    b.

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